Grazie alle nostre mani siamo diventati intelligenti

Non ce ne rendiamo conto ma le mani sono composte da 28 ossa, 16 legamenti, migliaia di corpuscoli tattili, 15 articolazioni e circa 30 tendini. La mano è una struttura estremamente complessa, che nessun robot è mai riuscito, nemmeno lontamente a imitare.


Secondo l’Inail la mano  è tanto preziosa da rappresentare il 70 per cento della capacità lavorativa di ciascuno di noi.

Se perdiamo l’uso delle mani abbiamo diritto ad un risarcimento pari al 70 per cento dello stipendio. La mano, ci permette di conoscere la realtà, di compiere quelle azioni quitidiane, come lavarsi, cucinare, ma anche quelle meno consuete come dipingere, suonare e perfino, secondo recenti teorie, di parlare meglio.

Grazie alle mani si è sviluppato il nostro cervello

Molti antropologi sostengono che sia stata proprio la mano a permettere all’uomo di diventare un ”animale intelligente”. Muovendo le mani per imparare a costruire attrezzi, sono nati prima i pensieri e poi un pò alla volta anche le parole. Ci sono diverse teorie che spiegano come l’uomo abbia sviluppato un cervello che lo ha reso più intelligente di altri animali: può essere stato il cambiamente di alimentazione, con l’introduzione della carne, necessaria allo sviluppo del cervello, o possono essere state le diverse condizioni climatiche e ambientali che hanno costretto i primi ominidi a cambiare abitudini e a  scendere dagli alberi per cercare il cibo. Il ruolo della mano è stato di certo fondamentale, in quanto mentre le nostre estremità superiori imparavano a scolpire e modellare una pietra, il cervello doveva adeguarsi, imparare e replicare i movimenti sempre più complessi, necessari alle dita. Solo così l’uomo avrebbe potuto tramandare ai propri discendenti le esperienze e le conoscenze.

Ed è così che l’arto dei primati a 5 dita libere, nato per potersi arrampicare sugli alberi, (serve a questo il pollice che si oppone alle altre dita) è diventato capace di dipengere, scrivere, tessere.  Questo spiega perchè, l’area del cervello predisposta al controllo dei movimenti delle mani, occupi  un terzo della corteccia motoria. Il controllo delle mani è una conoscenza che richiede ai bambini molti mesi di tentativi, infatti, solo dopo circa 2 anni di sforzi continui il bambino arriva ad  usare abbastanza bene le sue mani.    

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