Mangiar bene allunga la vita

Uno studio ha dimostrato che mangiare troppo, rispetto al proprio fabbisogno, aumenta notevolmente il rischio di disabilità. Spesso gli anziani commettono numerosi sbagli alimentari, eccedendo nelle calorie oppure con carenze nutrizionali fondamentali.


Alla base di queste cattive abitudini spesso ci sono diversi fattori, come la solitudine e le ristrettezze economiche. Mangiare in modo sano e regolare non solo fa bene alla salute, ma allungherebbe anche la vita. Lo sostiene lo studio InChianti, condotto dal 1998 ad oggi che ha coinvolo circa 900 anziani che vivono nell’area collinare attorno a Firenze. I risultati sono stati presentati al 54° Congresso della Società Italiana di gerontologia e geriatria e poi pubblicati sulla rivista Age and ageing.

Secondo lo studio, persone che ingeriscono costantemente anche solo 100 calorie in più al giorno, rispetto al necessario, corrono un rischio del 10% di ritrovarsi nel giro di qualche anno con una disabilità motoria. Se le calorie sono maggiori il rischio arriva anche al 30/40%. Per contro 1 anziano su 6 è a rischio di malnutrizione, rinunciando nelle proprie abitudini alimentari a cibi  essenziali.

Gli errori principali nell’alimentazione alimentazione

Consumare troppa carne. Mangiare troppa carne fa male, ma non mangiarla mai si rischia una carenza di proteine e ferro, a meno che queste non vengano assunte attraverso altri alimenti come i legumi. Gli anziani a volte consumano poca carne per un fattore economico, infatti  non tutti i pensionati possono permettersela, ma anche per una questione di denti e di difficoltà a masticare. La carenza di ferro provoca stanchezza, mentre uno scarso apporto di proteine provoca a quell’età una riduzione drastica di massa muscolare, con rischio di cadute e fratture. Poche proteine provocano anche una minore resistenza alle infezioni e un rallentamento nella guarigione di ferite.

Come rimediare. La carne bianca è più economica rispetto a quella rossa e si può mangiare anche sotto forma di omogeneizzati. Proteine nobili, ovvero complete, si possono assumere anche dalle uova, dai latticini, dai legumi (ottime) che non dovrebbero mai mancare.

Bere poca acqua. Questo è un altro degli errori più diffusi tra gli anziani perchè con l’età lo stimolo alla sete si riduce. La quantità di acqua contenuta nel corpo di un anziano è del 45/50 per cento ed è molto facile incorrere in disidratazione se non si reintegrano i liquidi persi sudando molto.

I rischi. Con alte temperature esterne, uno scarso apporto di liquidi può causare colpi di calore e malori. Inoltre un consumo limitato di acqua può provocare danni ai reni, ovvero insufficienza renale, per cui questi organi smettono di funzionare come dovrebbero. Inoltre l’uso maggiore di farmaci per l’età, aggrava ulteriormente la situazione. Poca idratazione provoca anche stitichezza con la conseguenza, a volte, dell’uscita di morroidi. Un anziano dovrebbe bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, accompagnato da frutta e verdura.

Mangiare tanta frutta e verdura. Le cinque porzioni al giorno consigliate spesso non rientrano nelle abitudini alimentari degli anziani. Questo avviene spesso per cattive abitudini o per pigrizia e si finisce spesso per speluccare quello che c’è in frigo.

I rischi. Frutta e verdura sono ricche di minerali, vitamine e fibre che combattono la stipsi. Una carenza di queste sostanze essenziali  può provocare vari disturbi. Una soluzione, per gli anziani, potrebbe essere quella di non mangiare da soli e di optare per i piatti unici (pasta e fagioli, pasta con verdure) e tanta insalata.

Cenare con troppe calorie. Agli anziani che si nutrono poco e male si contrappongono quelli che eccedono con le calorie, soprattutto di sera. La golosità che porta a consumare cibi dolci aumenta con l’età e con la solitudine. Con l’età il metabolismo rallenta, e anche l’attività motoria,  di conseguenza si deve ridurre l’apporto calorico.

I rischi. Mangiare come quando si lavorava comporta il rischio serio di obesità, infatti in Italia il 28% delle donne e il 20% degli uomini over 65 è notevolmente in sovrappeso. L’obesità può provocare diabete, pressione e colesterolo alti che sono alla base delle malattie cardiovascolari e anche di alcuni tumori. Quindi meglio ridurre i carboidrati, o addirittura evitarli la sera (70 g di pasta e non più di un panino). A cena è consigliabile consumare una sola pietanza e come dice un antico detto “masticando ogni boccone 30 volte si mangia meno e si digerisce  meglio”.

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