Via al conto alla rovescia per il matrimonio del secolo

Venerdì 29 aprile,  ore 10.50 di Londra, si stima che due miliardi di persone,  assisteranno via satellite al grande evento. Sul principe William e la sua futura sposa pesa il compito di rilanciare la monarchia inglese. A suon di cattedrali, carrozze dorate e damigelle d’onore parte  ‘la macchina’ del matrimonio reale.



Ad attendere Kate  all’altare, Sua Altezza Reale il principe William Arthur Philip Louis Windsor,  cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera, secondo in linea ereditaria al trono d’Inghilterra. Sembra che questo sarà proprio  il  “matrimonio del secolo”, a giudicare dal fanatismo di massa che sta accompagnando il conto alla rovescia verso il 29 aprile. 

Dopo sette anni di fidanzamento, Kate diventa la nuova “principessa del popolo”,proprio come prima di lei fu Lady D, una delle icone femminili più memorabili del XXesimo secolo. Ma le responsabilità che pesano sulle spalle di Kate e su quelle del pricipe  William non sono poche. A loro l’onere di  rilanciare le fortune della Casa di Windsor: The Firm, l’azienda di famiglia che manda avanti la corona d’Inghilterra.

David Cameron spera che ”matrimonio del secolo” segni il trionfo nazionale e planetario della tradizione Old England, con l’immancabile  tè inglese accompagnato da scones, torrenti di birra e gin. L’”investimento” di 50 milioni di sterline  nel matrimonio del principe, dovrebbe portare nelle casse del Regno Unito circa 600 milioni di sterline. Questo, ammesso che i due milioni di “royal tourists” previsti si presentino all’appello e chei  20 milioni di sterline di memorabilia e paccottiglia prodotta in Cina vengano acquistati dai fan dell’evento.  

Alla gente comune sembra di rivivere la favola di Cenerentola, incarnata da Kate, un’impeccabile ragazza  di modeste origini che riesce a sedurre il principe azzurro. Il matrimonio da sogno sta già mandando in tilt i media mondiali, affamati di “happy news” in tempi di guerre libiche, terremoti e fughe di particelle radioattive.  
E che dire dell’abito da sposa ? “Sull’abito da sposa di Kate si potrebbe scrivere un trattato di semiologia”, sentenzia Alexandra Shulman, direttore di “Vogue” UK. “Più che un vestito sarà una bandiera: della moda britannica, della personalità e del gusto di Kate, della sua comprensione dell’importanza del costo dell’abito in tempi di crisi economica”. 

Scrivi un tuo commento