Finalmente sembra che qualcosa stia cambiando nei ruoli casalighi tra uomo e donne. Gli uomini stanno finalmente facendo qualche passo avanti, nel rendersi autonomi e indipendenti nelle faccende di casa.
I lavori domestici, a dispetto delle lunghe lotte per l’emancipazione femminile, continuano ad essere motivo di litigi e incomprensioni tra le coppie. Si discute per trovare un accordo equo nella suddivisione di quei compiti, apparentemente umili e poco gratificanti, ma comunque indispensabili in una casa. Sembra però che gli uomini stiano diventando meno reticenti a dividere con la propria compagna l’impegno dei lavori domestici. Negli anni ’90 era l’80% delle donne a svolgere i lavori di casa, oggi abbiamo fatto un piccolo salto avanti abbassando la percentuale al 70%.
Cosa preferiscono gli uomini
La metà degli uomini con compagne lavoratrici si dedica con piacere alla cucina, mentre un terzo di essi fa le pulizie e la spesa al supermercato. Secondo una ricerca della Isfol, le donne dedicano circa 2 ore e 20 minuti alla casa al giorn,o contro i 50 minuti degli uomini. Anche se il divario è ancora notevole dobbiamo sentirci soddisfatte di questi piccoli progressi.
Negli anni ’80, hanno contribuito alla creazione della modello uomo “servito e riverito”, gli spot pubblicitari che promuovevano l’immagine di un uomo “che non deve chiedere mai”, adulato e riverito dalle proprie mogli, mamme e sorelle, pronte ad anticipare qualsiasi sua richiesta. Per quanto ciò possa ancora gratificare l’uomo ”macho”, un simile atteggiamento fa pensare ad una totale dipendenza dell’uomo dalla donna, cosa sicuramente poco gratificante. Si trasmette così l’immagine di un uomo che pensa che la biancheria si pulisca e si stiri per magia e che senza una “mamma o moglie badante” non possa sopravvivere.
L’uomo del ventunesimo secolo, si sta poco a poco trasformando in un uomo “che non deve chiedere mai”, perchè sta imparando a fare da solo ciò che prima delegava all’altro sesso.