Le donne sono sempre state considerate due volte più a rischio rispetto agli uomini in merito al pericolo di cadere in depressione. Sembra che non sia più cosi, infatti, uno studio dell’Emory University di Atlanta ha scoperto che negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza.
Secondo le previsioni degli esperti della Emory University School of Medicine, i tassi di disturbi depressivi maschili sono destinati ad aumentare in relazione ad importanti cambiamenti sociali in atto nelle società occidentali. Gli uomini che stanno affrontando con più fatica la crisi economica, superano con maggior difficoltà la perdita del lavoro e se è la partner a doverli mantenere, la situazione per loro si aggrava ulteriormente.
Anche lo stress incide sulla depressione. I ritmi incalzanti di lavoro che conducono gli uomini sempre più spesso fuori di casa, lontani a volte anche per giorni dalla famiglia e frequentemente costretti alla difficile e disagiata vita del pendolare sono tra le cause di questo fenomeno. Gli uomini oggi sono più incoraggiati ad esternare i sentimenti, senza doversi necessariamente adeguare e conformare al ruolo di maschio forte che la società per anni harichiesto alla loro fragile personalità.
Inoltre rispetto alle donne, gli uomini attribuiscono un’importanza maggiore al lavoro e al loro ruolo di protettori delle famiglie e fornitori di beni. Ed è proprio al fallimento nello svolgere il ruolo di capofamiglia che va attribuito l’aumento delle crisi depressive tra gli uomini e dei conflitti coniugali.
I dati ci confermano quanto sopra dichiarato: dal 2007 circa il 75% dei posti di lavoro persi negli Stati Uniti erano occupati da uomini. Negli ultimi anni, parallelamente, le donne si sono fatte strada nel mondo del lavoro, cosicchè il 22% delle mogli guadagna più dei rispettivi mariti.
Sembra proprio che gli uomini arranchino nel tentativo di adattarsi ai cambiamenti, contrariamente alle donne che per natura sono più pronte alle inversioni di rotta e ai cambiamenti drastici nello stile di vita, soprattutto quando da single si diventa madri.
