Proteggi il cuore mangiando melone

Le sue origini sono avvolte nel mistero, ma pare che alcuni ritrovamenti archeologici dimostrino che il melone fosse già conosciuto e consumato in Egitto e in Persia già nel 3000 a.C.  Immagini di meloni gialli e sugosi compaiono in alcuni affreschi di Ercolano.


Qualità e proprietà del melone

Oggi conosciamo e apprezziamo anche la varietà con polpa  bianca, verde, e quella con buccia gialla. Senza dubbio però, il migliore da un punto di vista nutrizionale resta il melona con polpa gialla e scorza a rete. Per il 94 per cento, il melone è composta  da acqua, per questo è idratante e dissetante ed esegue un importante funzione diuretica e lassativa. Il melone è  ricco di betacarotene, che apporta all’organismo vitamina A, molto utile in estate per aiutare  l’abbronzatura, ma anche di potassio (utile per chi ha la pressione alta e tende ad abusare di sale), vitamina C, zuccheri. Ha invece un valore energetico molto scarso, appena 20-40 calorie ogni 100 grammi.

Alcuni studi clinici hanno dimostrato che il consumo frequente di melone aumenta la fluidità del sangue.

Contrastando l’aggregazione delle piastrine e svolgendo così un’importante azione cardioprotettrice.  Per questo è raccomandato a chi soffre di ipertensione e ritenzione di liquidi.

La scelta del melone non deve essere casuale, infatti il segnale della sua freschezza sta nello stacco, il punto in cui il frutto era attaccato alla pianta. Il frutto appena colto ha lo stacco verde brillante. Quando è maturo, la parte opposta allo stacco deve avere il tipico odore di etilene. I meloni migliori sono quelli che emanano profumo, già sui banchi della frutta, ma attenzione a tenerlo in frigo, perchè tende a trasferire il suo profumo inconfondibile anche ad altri alimenti.

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